Destinazione Luna
Il futuro è adesso
11 Maggio 2019 • 19 Gennaio 2020
A 50 anni dallo sbarco sulla Luna, una grande mostra a Cuneo fa rivivere le emozioni della missione Apollo 11 e della scoperta dello spazio. L’esposizione all’interno dello Spazio Innov@zione Fondazione CRC vuole essere non solo un momento commemorativo, ma volgere verso l’esplorazione del presente e soprattutto di quel futuro prossimo che da quello storico evento prese il via.
“Destinazione Luna – Il futuro è adesso” Immersive Interactive Experience è una mostra innovativa dove passato, presente e futuro dialogano e si contaminano tra loro, fondendosi in uno stile nuovo e affascinate. Un allestimento di straordinario impatto visivo ed emotivo arricchisce il percorso narrativo, multimediale, immersivo e interattivo, sviluppato con l’obiettivo di rendere partecipe lo spettatore. La mostra si evolve poi in una grande esplorazione, che prende il via dalle porte esterne dello spazio espositivo dove un’affascinante suggestione ispirata agli oblò della Stazione Spaziale Internazionale proietterà fin da subito i visitatori nella suggestiva atmosfera della conquista dello spazio.
Attraverso un linguaggio audiovisivo contemporaneo e tecnologicamente avanzato, scopriremo tutte le fasi della famosa missione Apollo 11 fino alla sua straordinaria conclusione: la discesa dell’uomo sul suolo lunare. 900 milioni di persone davanti alle televisioni di tutto il mondo hanno vissuto in diretta l’evento mediatico più importante di sempre, qui riproposto in un’esperienza avvincente e delicata al tempo stesso, adatta a qualsiasi tipologia di pubblico.
Cuore della mostra sono le sale dotate della più sofisticata tecnologia attualmente sul mercato nel campo dell’interattività: Lighting Touch 7.0® , che permette ai muri di prendere letteralmente vita. Grandi videoproiezioni a 360° si modificano, mutano e si evolvono in tempo reale al tocco degli spettatori. Nuove finestre pop up, grafiche, galleries, didascalie virtuali, approfondimenti storici, nuove immagini e tutto ciò che la fantasia può immaginare prende vita in una spettacolare proiezione per un’esperienza
coinvolgente e totalizzante.
Grandi proiezioni a tutta parete di contenuti audiovisivi ad alta definizione racconteranno lo storico evento dell’allunaggio del 1969. Il racconto per immagini della Missione Apollo 11 come punto di partenza per esplorare il rapporto che lega la civiltà umana allo Spazio cosmico.
Cosa ha rappresentato la Luna nei secoli? Raggiungerla è solo un sogno? Dall’aereo al razzo il sogno può diventare realtà? Chi riuscirà nell’ambiziosa impresa tra le due superpotenze Usa/Urss? Cosa ha rappresentato lo sbarco sulla Luna nella storia della scienza e dell’umanità? Cosa ha sostituito oggi nell’immaginario collettivo quel “sogno”? A che punto è oggi la conquista dello Spazio? Quali sono il ruolo e il destino del Pianeta Terra e dell’Uomo, oggi, in quella che definiamo era spaziale?
Gli studi resi possibili dall’evoluzione dell’esplorazione spaziale, hanno permesso di evidenziare criticità e problematiche che vedono coinvolto il nostro pianeta, come il Global Warming e le sue temibili conseguenze: lo scioglimento dei ghiacciai, il rischio di estinzione di animali come gli orsi polari, i grandi sconvolgimenti climatici…
Toccanti reportage raccontati attraverso una multiproiezione immersiva a tutta parete vogliono coinvolgere l’osservatore, con l’intento di sensibilizzarlo a questi importanti temi. Viaggiare al di fuori dell’atmosfera ha permesso di studiare meglio, osservandolo da lontano, il nostro pianeta, legando così a doppio filo l’esplorazione spaziale alla nostra quotidianità.
Il compito di concludere la mostra è affidato al pensiero del celebre scienziato e astrofisico Stephen Hawking: “Non sto negando quanto sia importante contrastare il cambiamento climatico e il riscaldamento globale, ma stiamo finendo lo spazio e gli unici spazi da occupare sono gli altri pianeti”. Parole toccanti intorno alle quali è stata realizzata una spettacolare e avvolgente Wunderkammer. Una vera e propria stanza delle meraviglie dentro la quale segni del passato legati allo studio della volta celeste esaltano per contrasto le ipotesi legate al domani della nostra civiltà. Il finale della mostra è quindi tutto rivolto al futuro, con un’attenzione particolare dedicata al coinvolgimento dei giovani e delle generazioni a venire. Oggi, 50 anni dopo, la corsa allo spazio riparte, con conseguenze tutte da scoprire.
Il progetto
Tutti noi abbiamo immaginato almeno una volta di trovarci nello spazio cosmico, avvolti nel silenzio interstellare, a fluttuare senza peso nel nero vuoto dell’infinito.
Per millenni l’uomo ha fantasticato su cosa fosse il cielo, su cosa ci fosse lassù, guardando stelle e pianeti come mete raggiungibili solo con la fantasia.
I viaggi nello spazio al di fuori dell’atmosfera sono stati per l’uomo da sempre l’utopia dell’impossibile, la fantascienza, il romanzo del futuro dove non importava se il sogno un giorno si sarebbe avverato oppure no. Il piacere era rappresentato dall’atto stesso
dell’immaginare.
Poi, un giorno…
Nella notte tra il 20 e il 21 Luglio del 1969, il mondo intero si ferma per seguire l’evento che avrebbe cambiato per sempre la Storia dell’Uomo. Cape Kennedy, 16 luglio 1969, Saturn V, un razzo alto quanto un grattacielo di 36 piani – 111 mt di altezza per 3000 tonnellate di peso – decolla dalla rampa di lancio 39A.
Quattro giorni dopo Neil Armstrong sarà il primo uomo a mettere il piede sulla Luna.
La Missione Apollo 11 realizza il sogno più antico dell’uomo e rappresenta l’evento scientifico più emozionante del XX secolo. Nel corso dei secoli e fin dai primordi della civiltà, la Luna è stata il corpo celeste più studiato dagli astronomi.
Il nostro satellite naturale dominava le antiche mitologie, impersonando, nella maggior parte dei casi, una divinità benigna: essa rischiarava, durante il plenilunio, le tenebre notturne. Permetteva di misurare con precisione lo scorrere del tempo ed era di fondamentale importanza per la navigazione. I viaggi nello spazio hanno cambiato in maniera irreversibile la prospettiva con cui vediamo il nostro pianeta. Con le missioni Apollo l’uomo vide per la prima volta con i propri occhi la Terra da lontano, interamente, quale il piccolo corpo celeste che è.
Sarà questo punto di vista totalmente nuovo a mostrare tutta l’esiguità e la fragilità della nostra atmosfera.
Una prospettiva cosmica, che contribuì alla nascita dei movimenti ambientalisti, gettando i semi di una sensibilità collettiva che oggi come non mai fiorisce nelle coscienze.
Il futuro di questo piccolo granello azzurro che tutti condividiamo, oasi di vita nell’Universo, è più importante che mai ora che stiamo affrontando le conseguenze del riscaldamento globale.
L’Onu ha affidato ai massimi esperti climatologi mondiali, il compito di stilare un rapporto sullo stato di salute del nostro pianeta: abbiamo solo 10 anni per salvare la Terra e correre ai ripari.
Saremo quindi una specie interplanetaria?
Sarà questo il modo per sopravvivere al cambiamento climatico?